Giocatori che hanno battuto il casinò
Tutti coloro che varcano le porte di un casinò si sentono ottimisti. La speranza che se ne possano andare vittoriosi è emozionante, e sono quindi convinti che ce la possano fare. Tuttavia, la maggior parte dei giocatori se ne va da perdente, dato che ogni gioco è progettato per prevedere un margine della casa. Alcune persone, però, sono consapevoli di questo elemento e hanno messo in atto strategie per far girare la fortuna per il verso giusto. Che abbiano utilizzato le loro abilità ed l’intelligenza, o che abbiano fatto ricorso ad una truffa, una cosa è certa….non se ne sono andati dal casinò a mani vuote, anzi!
I giocatori che hanno battuto in maniera plateale i casinò sono spesso americani, questo perchè l’America ha di certo una maggior cultura del gioco rispetto agli altri paesi, grazie a Las Vegas, Atlantic City, e molte altre città che ospitano casinò.
Ron Harris
Nel gennaio del 1995 Reid Errol McNeal fece una scommessa che aveva una probabilità di vincita di 1: 1 milione e vinse un mostruoso jackpot di 100.000 dollari al Keno del Bally’s Park Place Casino Resort ad Atlantic City, New Jersey. Ciò che suscitò dubbi nei funzionari fu che mostrò pochissima emozione per la sua vincita, che non avesse documenti di identità e e che domandò di essere pagato in contanti.
La legge del New Jersey richiede, per le vincite al jackpot di oltre $35.000 dollari, una verifica da parte dei funzionari di gioco statali, e quando arrivarono al casinò salirono nella camera di albergo di McNeal con due agenti. Lì trovarono anche Ron Harris, che disse di essere un amico di McNeal. McNeal scese con i funzionari per rispondere alle loro domande e disse loro che Harris era un tecnico di computer del Nevada Gaming Control Board, l’autorità che regola il gioco a Las Vegas.
Quando i funzionari tornarono nella stanza per fare un controllo, Harris se ne era andato ma trovarono computer, libri e appunti che descrivevano nel dettaglio come il generatore di numeri casuali del Bally’s poteva essere battuto.
Si scoprì poi che il lavoro di Harris era in realtà di controllare e testare le slot machine in tutto il Nevada, per assicurarsi che fossero usati solo chip per computer approvati dallo stato. Apparentemente aveva usato la sua intelligenza, la genialità e la sua conoscenza del gioco nei casinò per accedere al programma del Bally’s che genera numeri casuali per le macchine del Keno, usando poi il suo equipaggiamento di computer per replicare i calcoli che la macchina faceva.
In questo modo era stato in grado di arrivare a conoscere i risultati in anticipo e darli al suo socio, McNeal. McNeal fu arrestato immediatamente e Harris fu poi catturato, in Nevada. Non c’è bisogno di dire che Harris perse il lavoro.
